(69) Segue: Le prospettive…
28.09.2022
Qualche considerazione sull’esito delle votazioni del 25 settembre 2022
Mano a mano che si delineava il risultato del voto della tornata elettorale, a me, da romano verace, veniva in mente la conclusione di quel sonetto del Belli che recita: «è fatto è fatto, c’è penseremo mejo nantra vorta».
Infatti, che i giochi siano conclusi è un dato incontrovertibile; invece sul proposito di pensarci meglio una prossima volta c’è molto da riflettere.
La prima considerazione che mi viene da fare riguarda il numero dei votanti. Questi, stando alle statistiche ufficiali, rappresentano il 63% degli aventi diritto al voto, e ciò significa che il vincitore con il 26% dei suffragi rappresenta circa il 16% degli elettori. Tale riflessione andrebbe integrata con la conoscenza del numero delle schede nulle o annullate, poiché il 37-38% degli astenuti si incrementerebbe e, forse, raggiungerebbe la maggioranza.
Al riguardo, i miei lettori della prima ora ricorderanno la tesi da me sostenuta del “non partito di maggioranza relativa”, al quale attribuivo la posizione di chi non si identifica con nessuna forza politica tra quelle che si propongono per acquisire voti.
L’attuale tornata elettorale potrebbe configurare una situazione analoga a quella descritta e, quindi, giustificare i risultati delle urne proprio con il modesto accapigliarsi dei contendenti.
Di fatto la vincitrice della contesa elettorale ha i meriti del risultato, che ha fatto maturare in due anni di opposizione al Governo, sia pure gestita con due forze politiche sue alleate all’’interno della maggioranza governativa. Peraltro, l’infelice gestione dei rapporti con gli elettori da parte dei suoi antagonisti le ha facilitato il successo, che, invece, poteva essere in dubbio se gli oppositori avessero convinto l’attuale Presidente del Consiglio a rimanere nell’agone. Infatti, l’italiano tende ad apprezzare l’uomo solo al comando, specie se, come nella fattispecie, si tratta dello “statista dell’anno”.
Non è andata così e la candidata alla presidenza del Consiglio è al lavoro per definire l’occupazione delle cariche in Parlamento e la struttura dell’esecutivo.
Io spero che tenga presente il problema del degrado fisico, oltre che morale, del Paese e pianifichi gli interventi, prima che sia troppo tardi.
Claudio Bianchi