(74) Segue: Le prospettive…

23.01.2023

Eccoci, il presidenzialismo è obiettivo del Governo, espresso nella sede propria, quella parlamentare.

Non mi ripeterò in ordine a tale scelta, rispetto a quanto ho già detto, ma mi piace sottolineare che la realizzazione del progetto è collegata all’autonomia regionale voluta dal Ministro Calderoli. Anche su costui non mi ripeto, ma un pensiero sull’Italia pre-risorgimentale mi sia concesso. Infatti, l’Italia a due velocità sembrava superata con il boom economico, mentre il ripristino del dualismo economico nord-sud appare rientrare nel progetto Calderoli, al di là delle comunicazioni alla base dello stesso. Non resta che attendere!

Attualmente l’informazione è concentrata sul post-cattura di Messina Denaro, che evidenzia la scoperta di covi e più diretti fiancheggiatori: ne avremo per tanto tempo ma, purtroppo, tutto ciò non potrà cancellare il dato di fatto di un latitante di prima grandezza che si è beffato per trenta anni degli apparati investigati nazionali e, forse, internazionali.

Torno, così, al convincimento che ho espresso più volte: la mafia o le mafie si sconfiggono solo con uno Stato in grado di soddisfare le esigenze dei cittadini.

In altri termini, non bisogna lasciare spazio all’antistato che si alimenta proprio delle carenze dello Stato, ma investire massicciamente per tale obiettivo.

Non è facile, soprattutto quando il “dolce” della criminalità ha convinto giovani e meno giovani a seguire percorsi che recano al guadagno con poca fatica. L’istruzione è il passo più importante, ma l’etica che ne deriva è impegnativa, motivo per cui vincere la battaglia non è facile, occorrono bravi, bravissimi insegnanti e strutture di primo ordine. Seguire la retta via dovrebbe essere l’insegnamento della famiglia, ma troppo spesso non è così ed il suggerimento del nucleo in cui vive il giovane è diametralmente opposto.

Ho parlato di nucleo, poiché la famiglia, come la intende chi ci crede, è spesso, troppo spesso inesistente. Del resto, le immagini che la realtà pone sotto gli occhi dei giovani inducono alla ricerca del facile piacere, piuttosto che ad una vita di sani obiettivi, ancorché faticosi.

Mi domando se si riuscirà mai nell’intento di affermare la preminenza dello Stato sull’antistato criminale, annullando il potere di quest’ultimo con la conversione verso il «bonum honestum».

Credo che, volendo, ci si possa arrivare con l’impegno di tutti e senza mai deflettere rispetto al conseguimento dell’obiettivo.

È evidente che occorre un piano che tocchi tutti gli aspetti sui quali si intende incidere e ci sia la volontà, da parte di tutte le forze coinvolte, di impegnarsi per l’obiettivo tracciato.

Claudio Bianchi