05.10.2022
Debbo evidenziare una mia impressione, forse sbagliata, che riguarda il comportamento della vincitrice delle elezioni e, quindi, Presidente del Consiglio in «pectore».
A me sembra che da un po’ di tempo a questa parte l’aspirante presidentessa tenda ad imitare il predecessore, suo nemico nella precedente legislatura.
Deduco ciò dalla sua attenzione alle questioni estere, soprattutto aree belliche, ai viaggi programmati in quei paesi e sempre per le stesse ragioni che avevano indotto il comportamento “draghiano” del periodo più recente.
Tale atteggiamento non è in sé criticabile, ma l’impegno principale della neo eletta era quello di occuparsi dei gravi problemi italiani, che in parte possono anche derivare dalla guerra tra Russia ed Ucraina ma, per la maggior parte, hanno una genesi legata a debolezze interne del sistema nazionale.
Per esempio tutti gridano all’aumento macroscopico delle «bollette» di luce e gas, ma non ho sentito nessuno che chiedesse ai produttori ragione degli aumenti rispetto ai loro costi poiché una marcata escursione di tali entità evidenzierebbe la speculazione in danno ai consumatori, finali e non, nonché la genesi della stessa.
Capisco che molti salteranno sulle sedie per quanto ho detto, considerando che i nostri produttori principali sono aziende pubbliche italiane. I loro brillanti bilanci qualche malevolo pensiero lo autorizzano, cosicché affrontare il tema non mi sembra tempo perso. Ma se sono solo io a pensarla in tal modo è probabile che la strada indicata non sia corretta. Io, comunque un tentativo lo farei.
Tornando ai fremiti della Eletta, mi permetto di osservare che, oltre a quanto appare scritto, non dovrebbe farsi assillare dai problemi connessi con le baruffe interne ai suoi alleati per la scelta dei ministri, poiché il campo da arare non mi sembra offra tante brillanti soluzioni, cosicché potrebbe essere utile affidarsi al detto che il «meglio è nemico del bene» e scegliere il meno peggio per quella specifica posizione.
Una cosa è certa, occorre, nel difficile contesto che vive il mondo, avere un esecutivo credibile e, soprattutto, coeso. Aggiungo non in contrasto con la Costituzione che mi auguro non sia toccata da chi, rispetto ai padri costituzionalisti, appaiono pigmei del sapere.
Claudio Bianchi